05.01.2012 - Schieramenti e tatticismi: pratica comune! |
|
||
C’è chi spiega per filo e per segno come si deve giocare, come disporre
in campo i vari giocatori, cosa devi cambiare in corsa nella partita per
migliorare la prestazione in essere, ti indica anche nominalmente i
giocatori da sostituire e quali far entrare al loro posto. C’è
chi ti spiega alla moviola perché e come vinci o perdi, con quali mosse
tattiche una squadra è riuscita ad andare a rete, ti indica persino i
metri di campo sui quali affondare o al contrario tutelare, ti parla
sempre di linee, di fasce, di esterni alti o bassi, di uomini in mezzo
alle linee, di togliere campo, di dare campo, di pressing alto o basso ed
in tutto questo bailamme stupiscono con nuovi espressioni il più delle
volte per impressionare e per dare forza ai loro ragionamenti. Per
non parlare dei commenti tecnici e delle considerazioni post partita che
da tempo mi rifiuto di ascoltare aspettando paziente (ma non sempre) con
il volume azzerato, di vedere le sintesi dei vari incontri. Spesso
fanno breccia nel giudizio che dà lo spettatore. Il tifoso è tifoso e
gode nel sentire i commenti quando la sua squadra vince, se perde si
accanisce un po’ seguendo le proprie considerazioni, ma il più delle
volte segue queste esternazioni che vengono dalle varie televisioni! È
luogo comune che in Italia tutti sono tecnici e quindi in grado di
proporre, gestire, giudicare e, molto di più, criticare; della serie
“gli è tutto sbagliato, tutto da rifare” come diceva il buon Gino
nazionale. Sono
curioso e ammirato, vorrei sapere come fanno a capire con così minuziosa
precisione la vera essenza dei vari incontri standosene comodamente seduti
in poltrona quando è già difficile fare lo stesso dalla tribuna dello
stadio. Non
voglio fare l’avvocato del diavolo, ma mi sanno dire e spiegare come,
con che sistema di gioco, con quale acume tattico (non luoghi comuni,
farina del loro sacco) da qualche anno gioca la migliore (in tutti i
sensi) squadra del mondo: il Barcellona? Io una risposta già ce l’ho, figlia di un’idea molto chiara sul gioco del calcio che ho avuto modo di mettere nero su bianco in molte occasioni, una sintesi di tutti quei concetti che ho espresso ne “IL MIO CALCIO”, ma che comunque non esclude a priori un confronto!
|