ancora sulla tecnica

11.04.09

ancora sulla tecnica!

Prendo spunto da una mail di un collega (settore giovanile - scuola calcio) in cui mi scrive, dopo aver letto nel sito alcune mie considerazioni:

<<<  Stavo leggendo l'articolo in oggetto, vado subito al problema che condivido con Te: L'insegnamento della tecnica.
Quello che è stato detto: " bisogna insegnare la tecnica, occorre insegnare il gesto tecnico,  non bisogna lasciar fare esercizi in modo libero".

Si dice sempre di fare, ma non si fa, questo è il problema, tutto rimane sempre fermo.
Come si insegna la tecnica? il gesto tecnico? quale gesto tecnico? non ti sei mai accorto che tutte le volte che si parla di gesto tecnico vanno sempre a prendere il colpo di testa? per le altre coordinazioni si ripetono sempre le stesse cose scritte da decenni.
Non Ti sembra giunto il momento di un confronto:  cosa si deve insegnare?, come si deve insegnare? E perchè? Insegnare vuol dire far diventare capaci chi non lo è (con quelli già bravi sono tutti capaci)  e per ogni livello ci vuole il tempo, la gradualità necessaria all'apprendimento, bisogna lavorare sul campo e non solo con le parole.
In una dispensa del 2003 di una squadra di serie A c'è scritto: " I mass media specializzati hanno riscontrato carenze di base nei giocatori italiani anche di alto livello".
Tieni presente che nessuno vuol far vedere di essere carente o impreparato, e questo vale per i calciatori e per gli allenatori, ma questo è un altro problema.  >>>

Come detto da sempre, il gesto tecnico deve essere preceduto dal raggiungimento, da parte del soggetto, di un appropriato equilibrio e di un’idonea coordinazione per eseguirlo convenientemente e soprattutto non deve “essere solo un fatto meccanico”, se non dopo averlo memorizzato e automatizzato.

Nell’ addestramento del gesto tecnico, perché quest’ultimo trovi applicazione celermente, serve il coinvolgimento mentale del calciatore (giovane o meno giovane non c’è differenza, il secondo impiegherà forse un po’ più tempo per raggiungere lo scopo); il soggetto deve pensare a quello che sta facendo, prendere atto e di conseguenza capire che è necessario prima “sistemarsi” correttamente con il corpo per poi eseguirlo.

E’ solo il confronto continuo che permette all’allenatore di aumentare le sue conoscenze e di conseguenza essere in grado di educare nel modo migliore il calciatore, non posso che condividere queste sue considerazioni!

Qualsiasi metodologia che porti ad un miglioramento tecnico è ben accetta!