29.10.07 - Povero Hellas
Non c’è niente che funziona, in campo e fuori, niente è cambiato! Fatte le dovute riflessioni, mi sento di affermare che non sono solo le situazioni contingenti, tecniche e societarie, a penalizzare il rendimento della squadra.  Risento il campanello di allarme cui avevo volontariamente messo la sordina. Finisce il mio apprezzamento per un condottiero a cui non posso più avallare le scusanti dell’inesperienza calcistica e l’additarsi a primo tifoso. Mi sembra che il popolo giallo blu sia caduto dalla padella alla brace, prima guidato da un professionista mestierante in un calcio in cui imperano gli interessi di parte e poi dal “presuntuoso e impreparato” signor Arvedi che tutto fa meno che il bene del gruppo. E’ vero che ciascuno fa dei suoi soldi quello che vuole ed io sono pienamente d’accordo, ma allora che non chieda aiuto (ma quale se non quello economico), non faccia il finto umile e tiri avanti da solo, impavidamente, senza nulla pretendere da chi vive orgogliosamente la sana passione per l’Hellas. A chi vorrebbe veder cambiate le carte in tavola, non resta più niente da fare, solo subire … e sperare!