24.12.07 - Qualcosa si muove!  

Nel settore giovanile giocatori e allenatori perdono continuamente il "treno" delle occasioni per comportarsi con dignità e rispetto verso arbitri, avversari o ad ogni persona che attraversa la loro strada. Scalata sociale?, o forse saranno  forzati dalle loro società, costretti ad ottenere per forza di cose risultati; per fortuna arrivano esempi che finalmente hanno un valore aggiunto. Non mi stancherò mai di ripeterlo: sono le PERSONE di valore morale a creare e mettere in bella evidenza fatti che producono positività, come il minuto di silenzio e i fiori bianchi a Prandelli, l’applauso a fine partita verso gli avversari, il fair play di molti allenatori, ESEMPI DA IMITARE.

Trascuro quelli oramai irrecuperabili tra cui, il primo rappresentante e presidente AIAC, Ulivieri, coautore di un siparietto degno dei maggiori reality come l’isola dei famosi o, per non far torto a nessuno, il grande fratello. Triste il suo duetto con lo pseudo redento Cassano, che sì, è sicuramente un bravo ragazzo, che bisogna aiutare, un aiuto non si nega a nessuno, ma … c’è molto su cui riflettere, si fa troppo in fretta a dimenticare!

In prima pagina c’erano finora solo questi ultimi, ma finalmente riaffiora qualcosa di positivo, la parte buona del nostro calcio si ribella, riacquista una sua visibilità,  per riprendersi la dignità che gli compete.

Sembrano tutti d’accordo, società e istituzioni calcistiche, che occorre prendere le distanze, isolare e spezzare i contatti, con chi niente ha a che fare con i sani principi dello sport.

A loro faccio un plauso incondizionato, a cui accosto la presa di posizione della presidenza dell’Atalanta (non lasciamolo solo), senza peraltro dimenticare tutte le altre squadre, quelle che non sono in prima fila nei palinsesti dei mass media.

Queste iniziative e comportamenti sono un esempio significativo … avanti così!