21.09 - F. G.:

 

Quanto tempo occorre perché un ragazzo trovi dei benefici coordinativi nella corsa con il sistema che hai suggerito e quali altre qualità fisiche si migliorano?  

 

 

R.: Solitamente i primi miglioramenti sono abbastanza rapidi e proporzionali all’impegno del soggetto. Già dopo un mesetto di lavoro si riesce ad assumere una posizione più adeguata soprattutto nel contatto con la palla nella tecnica di base sul posto, è più difficoltoso mantenerla nella tecnica in movimento. Inizialmente, solo quando sono concentrati, riescono a raggiungere l’equilibrio di cui hanno bisogno, ma poi si distraggono e lo perdono, per questo motivo il tempo è commisurato alla capacità d’apprendimento del singolo.

Affinché i soggetti portino più in avanti il loro baricentro, in un giusto e permanente assetto, i tempi sono più lunghi. Da qualche mese si arriva ad uno o più anni, nei soggetti già formati fisicamente o molto scoordinati per natura.

Per quanto riguarda le qualità fisiche interessate, si rinforzano le articolazioni della caviglia, con conseguente aumento della sensibilità nel contatto con la palla, e i muscoli del polpaccio, che migliorano la potenza nello stacco.

Nel passaggio degli ostacolini, il sollevare avanti/alto le ginocchia, nel più semplice movimento dello skip, e il richiamo immediato della gamba opposta, determina il miglioramento della rapidità e, variando le distanze degli stessi, anche dei riflessi, poiché l’atleta è obbligato a rielaborare, in tempi brevissimi, la posizione del corpo nello spazio, mantenendo costante il suo equilibrio iniziale.