18.12.07
- Un piacevole ritrovarsi. |
||||||||
Sono
a Bassano, alla “Taverna al Ponte”, quello degli Alpini, ritrovo un
mio vecchio compagno di squadra, Lucio Zanardello. Giocavo con le
giovanili della marosticense, lui nativo di Nove, il paese della ceramica,
a tre chilometri da Marostica; io non lo conoscevo personalmente,
parlavano di lui come una sicura promessa calcistica, lo vedevo allenarsi,
al “Virgilio Maroso” con Gino Costenaro, era molto ben preparato
tecnicamente. Mi ha sempre preceduto, prima alla Virtus Bassano, poi al
Treviso dove l’ho ritrovato l’anno successivo, il 1967. “Come!
non hai messo nel libro la foto del Treviso insieme a me!”
“Non ce l’ho, rispondo, ho inserito quello che avevo.” “Te
la porterò, quando tornerai a Marostica.”. Quel
sabato lui non è potuto venire e mi manda, tramite un suo amico, una
busta con le foto e un articolo di giornale firmato da Gian Maria
Gazzaniga del 1967! Ora come allora, la stessa passione, lo stesso spirito, sensazioni mai sopite, un percorso già visto, del nostro gruppo di allora, del nostro allenatore, Sergio Manente. A lui, e tutti quelli come lui, è doveroso un sincero ricordo e attestazione di stima. Il sunto dell’articolo e le sue foto, grazie Lucio. titolo:
I
ragazzi dinamite del Treviso sottotitolo: E’ una squadra di giovanissimi (media 21 anni) che sotto la guida del severissimo allenatore Manente è arrivata a soli due punti dalla capolista, il Monza, con cui si incontrerà domenica. Dal nostro inviato GIAN MARIA GAZZANIGA Treviso, febbraio '67 Prego ricordare il nome: Costantino Fava, classe 1946, trevigiano, di antiche ramificazioni. Capelli corti, longilineo, espressione decisa, quasi di sfida. E’ esploso quest’anno, con la furia di un tornado, pare che abbia nelle gambe una carica di dinamite. La licenza di mortificare i portieri avversari se l’è presa liberamente, in un pomeriggio scuro, piovoso, dello scorso autunno. IL TERZINO CHE ADDENTAVA GLI ATTACCANTISono a Treviso da poche ore e ho già ascoltato storie interessanti sui “ragazzini ubbidienti” di Sergio Manente, l’ex terzino della Juve che addentava gli attaccanti avversari piuttosto che cedere un passo. Manente è di Udine, ha 43 anni e , da 4, allena il Treviso, secondo immagine e somiglianza. Razza piave sento ripetere, anche se il fiume è un po’ più in là, dalle parti di San Donà e Fossalta. Questo Treviso di Manente, costruito con l’accetta, sta comunque facendo cose meravigliose: terzo in classifica, a due punti dal capolista Monza, e un gioco vigoroso che lo ha portato alla conquista di 15 punti in otto partite. Sono partiti alla chetichella, con gli anziani e il programma massimo di un campionato dignitoso. Ora si trovano in alto, con i giovani e vorrebbero rimanerci. L’impennata vertiginosa della squadra ha scosso un ambiente costituzionalmente tetragono agli spunti emotivi. Al campo, per l’incontro con l’Udinese, c’erano, ad esempio, più di settemila persone. Quasi un record, bisogna andare indietro nei tempi per ricordare tanta gente alle partite del Treviso; e il merito è indubbiamente di questi ragazzini… ubbidienti che hanno girato l’interruttore. Li ho visti all’opera i “gioielli” di Manente nel corso di una partitella. Ad allenamento concluso (tre volte la settimana) ha fatto le presentazioni: Fava faceva il meccanico, ha cominciato nel Villorba, una squadretta di terza categoria. Ora molti assicurano che assomiglia a Nordhal: lanciato è un castigo di Dio, semplicemente travolgente. Luciano Zanardello, mezz’ala sinistra classa 1946, spilungone, occhi azzurri, capelli castani. Lavora in un negozio di ceramica a Nove di Bassano. Quando non fa il ceramista, gioca a centrocampo. Due piedi, qualità tecniche e fisiche. Gioca ragionando: infatti lo chiamano “il pensatoio”. Il suo modello è Suarez: “Ma è un’immagine –confessa- difficilmente ripetibile”. Pierluigi Busatta: mediano sinistro, classe 1947, proveniente dalla Virus Bassano. Longilineo, secco, una faccia eternamente imbronciata, forse per nascondere i … grossi incisivi che si ritrova. Studia da geometra, nei ritagli di tempo libero aiuta i genitori che gestiscono una drogheria. Manente assicura che verrà fuori avendo doti tecniche e di carattere. Maurizio Simonato, ala sinistra, classe 1947. studente in ragioneria, 4° anno. Fisico leggero, però dribblings vertiginosi e indubbia intelligenza di gioco. Interrogato, aveva detto: “non ho ancora deciso se farò il calciatore o il ragioniere. Vedrò al momento opportuno”. Intervento di Manente: “Tu farai il calciatore”. Risposta del ragazzino: “D’accordo, mister se lo dice lei…”. FANNO ACROBAZIE ANCHE CON IL BILANCIO“L’avvenire della nostra società –dice Manente- è rappresentato dal vivaio. Noi non possiamo permetterci passi falsi. Per continuare a vivere, dobbiamo fare acrobazie di bilancio puntando tutto sui prodotti fatti in casa. Quest’anno, eravamo partiti con gli anziani. Cammin facendo, ho visto che i giovani avevano entusiasmo e voglia di riuscire. Li ho seguiti giorno per giorno, ed ora eccoli qui, in squadra. Ne verranno fuori altri prima che finisca il campionato. Attualmente la media è di 21 anni”. Domenica a Treviso verrà il Monza. Sarà la grande giornata di questi ragazzini...
|
||||||||