11.09.07 - E' iniziato il campionato! | ||||
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Da una parte la presunzione che,
in quanto Verona, squadra con un glorioso passato, si debba fare man bassa
in questo campionato di C1, dall’altra la consapevolezza che non è poi
così facile. Contraddizioni continue si sentono a iosa nei commenti di
tutti, tecnici e non, a ruota libera. In tutti c’è sicuramente la
volontà di rialzare la testa, i tifosi dell’Hellas si sentono
defraudati di un patrimonio sportivo radicato negli anni e nel cuore;
l’orgoglio ferito, inaspettatamente, e mai digerito. Ma ora sento parlare di mal di
categoria, di campionato diverso (perché?), di giocatori timorosi nel
giocare al Bentegodi davanti a migliaia di spettatori, di tensioni e di
modo di giocare. Il Verona è squadra forte, con giocatori di categoria
superiore e non è abituato a questo tipo di gioco, oppure è troppo
giovane, o ancora che le altre squadre non giocano, la famosa palla lunga
e pedalare, perciò questo il Verona
soffre, dire di tutto per dire poi: “l’avevo previsto”,
troppo parlare e sparlare, c’è altro da aggiungere? Non entro nel concetto di gioco,
non ne conosco modalità sistemi e tattiche varie, ma una cosa mi sento di
affermare, messo da parte il discorso tecnico (che ha la sua importanza):
non è certamente l’impegno che manca a questi ragazzi, ma la
tranquillità, si portano in campo l’insicurezza della situazione in
essere, le incoerenze societarie. Non è vero che le squadre
avversarie non giocano a calcio, sono quadrate e non regalano niente, ben
strutturate in ogni reparto, eseguono ordinatamente il loro compitino. E’ il Verona che deve allinearsi e cominciare a fare calcio, seriamente senza fretta, con la professionalità e personalità che gli compete, a cominciare dalla società, dalla proprietà ai responsabili della parte tecnica, ma questo ora come ora, visto com’è articolata, mi sembra un’utopia! |
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