02.01 - Imperativo! "Salvare il salvabile". | ||
Non conosco il sig. Sarri! Lo ricordo molto vagamente in una partita di coppa Italia alla guida dell’Arezzo contro il Milan, vista in televisione; mi è rimasto solo un flash di quella serata, un allenatore con un blocco in mano (mi sembrava tale) a prendere appunti durante la gara. Ora che è alla guida del Verona,
ho cercato di saperne di più, mi sono informato su internet, sul suo
operato e sulle sue convinzioni calcistiche. Strano il suo percorso da
professionista! Le sue rinunce, la prima a Pescara, poi stagione ad
Arezzo, la sua città in cui a campionato iniziato è subentrato alla
guida della squadra, dopo 9 giornate. “Nonostante l'esordio sfortunato,
riesce piano piano a migliorare la situazione in classifica, ottenendo tra
l'altro la qualificazione ai quarti di Finale di Coppa Italia (da
Wikipedia)”, ma in seguito è stato esonerato dalla società ... perché?
e poi ad Avellino, compagine con cui non ha nemmeno cominciato (ha
rescisso il contratto nel corso della Coppa Italia). Le ragioni di questo
cammino tortuoso, non posso conoscerle, ma ogni razionale ipotesi porta ad
una sua diatriba con le società sull’arricchimento dell’organico in
essere. Ho riesaminato, e non mi ha
entusiasmato, con un’attenta lettura la sua tesi di fine corso ad
allenatore professionista di prima categoria, lontana anni luce dal mio
concetto di calcio. “La preparazione della partita” è stato il tema principale del suo lavoro in cui ha illustrato una significativa settimana tipo, a cui fa riferimento. Si sofferma in particolare sull’analisi dell'ultimo incontro disputato e sulla preparazione del prossimo impegno, illustrando in modo dettagliato la programmazione giornaliera, dentro e fuori dal campo. Termina la sua tesi affermando: “… spero che questo modo di preparare la partita sia diverso da quelli che farò tra qualche anno…!”, ora abbiamo appena iniziato il 2008, la tesi si riferisce al Corso Master 2006/07, fresca fresca quindi!, in questo periodo il suo pensiero non dovrebbe essere cambiato di molto. A questo punto non mi resta che
aspettare ulteriori sviluppi. L’Hellas Verona si affida a lui, o meglio
il suo nuovo direttore Giovanni Galli, per “sopravvivere” in questo
campionato; mi auguro che, insieme, ci riescano! “Buon lavoro e in bocca al
lupo”.
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