01.11 - Egr. Sig. Busatta, | ||||
scusi il disturbo, ero su internet e mi Cordiali saluti. |
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R.:
Nessun disturbo, Il mio punto di partenza
nell’educazione calcistica è decisamente diverso, non credo che particolari
esercizi o esercitazioni portino da soli ad un miglioramento
tecnico-tattico, esse sono superflue nella loro realizzazione, secondo la
fantasia dell’istruttore o per meglio dire educatore, come pure quelli che
chiamate movimenti fondamentali che in gara sono a completa discrezione del
soggetto, perciò il mio approccio si basa sui concetti di gioco che lo stesso
deve saper interpretare e sviluppare. Non ritengo che questa sia la
soluzione ai problemi di apprendimento della tecnica di base, che deve essere
accostata alla tattica individuale per arrivare a quella applicata. Da parte
mia, parto dall’equilibrio e dalla coordinazione della corsa, base di partenza
per tutte le gestualità tecniche, per la quale ho studiato una metodologia,
passando alla tecnica di base sul posto ed in movimento, per mezzo di una
progressione didattica; il tutto è pubblicato nel mio libro “il mio
calcio”. Per me risulta difficile
interpretare alcune vostre considerazioni di ordine tattico che esponete con
termini un po’ artificiosi, la semplicità intesa in tutte le sue espressioni,
la ritengo condizione fondamentale e di primaria importanza che gli istruttori
dovrebbero adottare. Lieto di poter confrontarmi con
altri punti di vista, cordiali saluti
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